redazione@girovagandonews.eu Whatsapp +39 (366)-(188)-545

Barbara D'Urso: «In Rai un programma in prima serata. Dopo Mediaset sono spariti tutti tranne Gerry Scotti. Veti su di me? Sarebbe orribile»

Barbara D'Urso: «In Rai un programma in prima serata. Dopo Mediaset sono spariti tutti tranne Gerry Scotti. Veti su di me? Sarebbe orribile»
Da: Girovagando Pubblicato In: Giugno 30, 2025 Visualizzato: 54

Barbara D'Urso: «In Rai un programma in prima serata. Dopo Mediaset sono spariti tutti tranne Gerry Scotti. Veti su di me? Sarebbe orribile»

Sono due anni che Barbara d’Urso manca dalla tv. Non nasconde di sentirsi ancora «un po’ frastornata» e non potrebbe essere altrimenti: è diventata il bersaglio di indiscrezioni, congetture, retroscena sul suo destino televisivo. Un giorno si scrive che è pronta a sbarcare in Rai grazie a Matteo Salvini, il giorno dopo che non tornerà per non turbare gli equilibri con Mediaset. Eppure, tra silenzi e telefonate mai confermate, adesso è lei stessa a fare chiarezza in un'intervista al Corriere della Sera all'indomani della presentazione dei palinsesti Rai per la nuova stagione. Con il direttore dell’Intrattenimento Prime Time Rai, Williams Di Liberatore, c’è stato un incontro. Con loro, il ceo di Freemantle Italia: «Mi ha detto di avere grande stima di me e del mio percorso professionale, non solo per lo share ma anche per la raccolta pubblicitaria».

Il programma in Rai
Per il ritorno di Barbara D'Urso in tv, in Rai, si era parlato di un programma in otto puntate in partenza a novembre in stile Carràmba! Che sorpresa, ma la conduttrice smentisce e puntualizza: «È un progetto di emotainment bello, elegante, popolare, commovente e divertente. L’idea è fare quattro o cinque puntate, il venerdì sera, in Prime Time su Rai Uno». E aggiunge: «Ho visto che a gennaio il bel programma della Clerici si sposterà al sabato. Tutto quadra».


Scomparsa, ma non per scelta
La domanda che si fanno in molti è perché, da due stagioni, Barbara d’Urso sia sparita dalla tv. Lei non ha dubbi: «Non sono scomparsa per mia scelta. Ma, invece, ho scelto io di stare tranquilla, in un angolo, di non parlare, non replicare alle mille cose che ho letto. La pazienza è la virtù dei forti, e io sono una donna forte». Nonostante la lunga attesa, confessa di non aver perso il contatto con chi l’ha sempre seguita: «Il pubblico che ho coltivato in questi 50 anni mi supporta in una maniera incredibile. Mi ferma per strada, mi chiede perché non torno, mi dice che è un’ingiustizia. Paradossalmente, il mio non esserci è stato più forte della mia presenza».

Nel suo racconto, l’immagine più forte resta quella del Tir pieno dei suoi effetti personali, recapitato a casa dopo l’estromissione. «Nel mio appartamento non avevo più nemmeno la biancheria», ricorda. «A un certo punto conducevo quattro programmi contemporaneamente. Tutte le mattine facevo la riunione a Cologno con quindici giornalisti». Oggi, nonostante lo stress e le delusioni, non si concede il ruolo della vittima: «Non nego che mi sia passato sopra un Tir. Ma non mi piace piangermi addosso. Se cadi, ti metti sui gomiti, poi sulle ginocchia, ti rialzi e vai avanti, perché la vita va vissuta così». Non tutti, nel mondo della tv, le hanno fatto sentire solidarietà. «Si è esposto pubblicamente solo Gerry Scotti», racconta. «Ha detto che da telespettatore io gli mancavo. È stata molto carina Simona Ventura, che ieri mi ha chiamato dicendo che è assolutamente ingiusto quello che stavo vivendo. Gli altri? Mah…».


Veti e politici
Tra i retroscena più chiacchierati, quello di presunti appoggi politici, come Salvini o la famiglia Berlusconi. Ma Barbara rivendica autonomia e rigore: «Mai, e sottolineo mai, nessuno ha interceduto nella mia sfera professionale. Non ne ho avuto bisogno: hanno parlato per me il mio lavoro, i risultati, il mio entusiasmo, il senso di responsabilità». C’è poi un punto su cui d’Urso non transige: la possibilità che la Rai subisca pressioni esterne. «Non posso pensare che l’azienda culturale pubblica più grande del Paese, della quale paghiamo tutti il canone, possa accettare veti. Sarebbe orribile». Quanto alle voci di un veto di Marina Berlusconi, scuote la testa: «Non ci credo, sarebbe assurdo. Ho sempre avuto un rapporto di stima e affetto con tutta la famiglia Berlusconi. Pier Silvio l’ho conosciuto che era un bambino, quando lavoravo a Telemilano 58».

 

Girovagando


Attualità

La Radio


Seguici su