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Achille Lauro, la rinascita del divo. Dalla A alla Z, quello che c’è da sapere in attesa dei live

Achille Lauro, la rinascita del divo. Dalla A alla Z, quello che c’è da sapere in attesa dei live
Da: Girovagando Pubblicato In: Giugno 26, 2025 Visualizzato: 165

Achille Lauro, la rinascita del divo. Dalla A alla Z, quello che c’è da sapere in attesa dei live

 

A oggi è uno degli artisti più amati dell’intera scena italiana: il 29 giugno e l’1 luglio si esibirà per la prima volta al Circo Massimo di Roma. Poi, nel 2026, il tour nei palazzetti ma intanto, per chi vorrà vederlo, solo i due appuntamenti di Roma. Che si sono trasformati in un evento di proporzioni impreviste per richiesta e hype. Un pubblico trasversale, di tutte le età, che lo segue da sempre e un nuovo pubblico, che continua a ingrossare le proprie fila, conquistato anche grazie alle performance televisive tra festival e talent.

Achille Lauro: le origini
Lauro De Marinis è nato a Verona l’11 luglio 1990. È figlio di Nicola, professore universitario e magistrato della Corte di cassazione originario di Gravina in Puglia (Ba) e di Cristina Zambon, che ha lavorato a lungo come volontaria in case famiglia. È cresciuto a Roma tra i quartieri Serpentara e Vigne Nuove.

Qui un piccolo vocabolario per decodificare la sua complessa vicenda artistica e umana.

Achille Lauro dalla A alla Z
A come Achille

Di primo acchito si potrebbe pensare a un omaggio al furente eroe omerico dell’Iliade. In realtà, l’artista ha scelto questo nome d'arte perché, quando era più giovane, molti associavano il suo vero nome, Lauro, al famoso armatore napoletano Achille Lauro.

B come “Bam bam twist”

"In tempi di distanziamento sociale (2020, in era Covid, ndr) la mia follia vi porta in pista con un ballo a due, che è stato allo stesso tempo il più promiscuo e il più elegante degli anni mitici e favolosi del miracolo economico”. Nel video i ballerini sono Claudio Santamaria e Francesca Barra: quando si dice la coolness.

C come Comune

La "comune" cui Lauro si riferisce è probabilmente la casa di via Bagnone, quartiere Nuovo Salario, dove è rimasto a vivere anche dopo che i genitori si sono trasferiti fuori Roma. Eravamo intorno al 2004-2005. Lauro aveva 14 anni, il fratello maggiore, Federico - noto come Fet del gruppo rap romano Quarto Blocco - ne aveva 19.

D come Droga

Nella sua biografia Sono io Amleto, Lauro racconta del periodo 2013 - 2014: una vita al limite, da vero pusher, che lavorava presso "una cosca ignorante, una vera famiglia criminale della mala romana, con le telecamere in casa, paranoia, le poesie tatuate, le pistole". In seguito ha ridimensionato tutto, parlando di “fatti romanzati”.

E come Elia, Antonella

Era il 2017 e nel corso della quarta puntata di Pechino Express, allora condotto da Costantino Della Gherardesca, si scatenò un litigio molto acceso tra Achille Lauro e Antonella Elia. La conduttrice lo accusò di aver giocato sporco e al culmine della discussione disse: “Io faccio televisione da 30 anni, tu sei nato ieri… e forse sparisci domani”. Pessima profezia.

F come Fedez

Insieme avevano inciso Mille, la hit dell’estate 2021. Amici? Forse no. Alla fine nel Ferragnez Gate è finito dentro anche Lauro, sospettato di aver avuto una liason con Chiara Ferragni quando era sposata con Fedez. La rivelazione era arrivata da Fabrizio Corona, Lauro si è limitato a un commento tranchant: “Lascio il gossip a chi ha solo quello per esistere”.

G come Giovani

Gli incoscienti della sua canzone sanremese. Quelli che dormono in macchina per inseguire un sogno e la volontà di una vita diversa. Quelli da sostenere sempre e comunque. Da abbracciare qualunque cosa accada.

H come Hotel

A Sanremo 2025, Lauro ha chiamato a raccolta i fan sotto il balcone della sua stanza d’hotel e ha cantato per loro Incoscienti giovani. Pare anche che abbia affittato più stanze di tutti i suoi colleghi.

I come Icona

Musica, vestiti, video, marketing, citazioni artistiche: Achille Lauro è un’icona degli anni 20, un modello di ecletticità applicata alla canzone.

L come Lazio

In vecchie interviste, Lauro aveva dichiarato una forte simpatia per la Lazio. Durante una recentissima conversazione con Repubblica, ha invece negato qualsiasi forma di tifo calcistico, manifestando interesse quasi esclusivamente per la Nazionale. Fatti romanzati, probabilmente.

M come Mamma

Cristina Zambon, la madre dell'artista, è polesana: originaria di Rovigo, è figlia di Archimede Zambon, detto Lauro, esponente di spicco nella politica degli anni 80-90 e già presidente della Camera di Commercio. Lauro l’ha celebrata nell’autobiografica Cristina: ““È cresciuto con i suoi amici – ha scritto la mamma - ragazzi con famiglie inesistenti, errori alle spalle, rabbia dentro. Giovani incoscienti, ma con un grande cuore”.

N come “Non sei come me”

Una canzone chiave nell’evoluzione di Lauro datata 2017: “Un giorno sono arrivato in studio e Edoardo aveva due prove diverse: una più jungle con percussioni e un altro campione samba. Io ho gli ho detto “sei pazzo?”. Così è nata la samba trap”.

O come Orietta Berti

Alla luce dei fatti recenti, è quella che esce meglio dall’esperienza in trio che ha portato alla hit estiva Mille. “Non ero convinto di incidere quel brano – ha svelato Lauro – ma quando ho sentito il ritornello cantato da Orietta Berti ho capito che era un'immersione negli anni 60”.

P come "Pour l’amour”

Il quarto album di Achille Lauro è stato registrato in un villone extralusso con un andirivieni di oltre 100 persone. “Avevamo a disposizione 10 kg di marijuana, io mi arrampicavo sugli alberi a piedi scalzi e mangiavo solo frutta, è stato difficile tornare alla vita normale”.

Q come Quarto blocco

È il nome del collettivo hip hop in cui militava Daniele Mungai (Frenetik) e che già nel suo nome rimandava a quello che allora si chiamava Quarto Municipio e di cui Montesacro è spesso usato come sinonimo: è la zona dove le torri grigie di Vigne Nuove fronteggiano villette con giardini e piscina, ormai assai meno problematica rispetto a qualche decennio fa.

R come “Rolls Royce”

Una presenza costante nell’immaginario del cantante romano. A parte il brano forse più fortunato (e contestato, in realtà senza un reale motivo) della sua carriera, il celebre marchio è legato anche un episodio cruciale della biografia di Lauro: in occasione del suo concerto all'Atlantico di Roma affittò una Rolls Royce che bloccò tutta via di Pietralata. Con quel gesto, divenne un idolo del suo quartiere. Si dice non avesse i soldi per pagare il noleggio.

S come Sanremo

Le sue partecipazioni non sono mai passate inosservate: oltre alle canzoni, sempre di successo, i quadri viventi del 2021 hanno definito con precisione un progetto artistico ambizioso ma in piena evoluzione.

T come Talent

In tv era sempre sembrato un po’ scostante, quasi scocciato. “In realtà è solo disagio verso le telecamere”, aveva confessato. A X Factor ha stravolto la sua immagine: empatico, brillante, protettivo con i suoi concorrenti, capopopolo. L’invenzione del “Senato” resta la migliore intuizione di un’edizione che ha ridato linfa a un programma quasi in agonia.

U come Untouchable band

Il nome della band con cui Lauro ha registrato il suo secondo album di cover, 1920: un disco di celebri brani jazz rivisitati realizzato con la partecipazione di una serie di ospiti come Gemitaiz, Gigi D’Alessio, Izy e Annalisa.

V come Villa Borghese

“L’amore è come una pioggia sopra Villa Borghese”: il verso, tratto da Incoscienti giovani, è l’ideale prosecuzione di Roma capoccia di Venditti, che Lauro ha sempre indicato come un modello. E lo stesso Antonello ha annunciato pochi giorni fa una collaborazione.

Z come Zip

Gli “zippetti” sono scooter della Piaggio nel cui furto, si dice nel Blocco, Lauro era specializzato in giovane età. Nel brano Don realizzato con Marracash si è lasciato andare a una sorta di confessione:“Ho avuto 30 motorini, neanche uno mio".

 

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