Chow chow e shar pei, le razze di cani con la lingua blu
Tra le tante particolarità più atipiche del mondo canino c’è sicuramente quella della lingua blu: attenzione, non stiamo facendo riferimento all’ipossia, ossia alla carenza di ossigeno che comporta, tra le altre cose, una colorazione bluastra della lingua. Quello su cui vogliamo concentrarci oggi è una vera e propria peculiarità fisiologica canina, estremamente rara e particolare: sono infatti solo due i cani esistenti al mondo ad esserne in possesso, con l’eccezione sporadica di alcuni esemplari di altre razze.
Ma da cosa dipende la lingua blu quando questa fa parte delle caratteristiche fisiche e non è un pericoloso sintomo che può compromettere la salute dell’animale? Questa colorazione deriva, in sostanza, da una mutazione genetica che comporta un aumento di cellule pigmentate in corrispondenza della lingua che assume così il caratteristico colore blu. Bisogna sottolineare che non è solo quest’organo ad essere interessato dalla mutazione, bensì tutto il cavo orale.
Vi abbiamo già anticipato che esistono solo due razze canine ad avere nel proprio corredo genetico la lingua blu: si tratta del chow chow e dello shar pei.
Chow chow, il cane con la lingua blu
Tutti conoscono il chow chow, con il suo aspetto buffo e particolare: quello che forse è meno noto è il fatto che la sua origine genealogica è praticamente sconosciuta: si suppone sia diventato molto popolare già nella Cina di 2000 anni fa, per poi essere esportato in Inghilterra alla fine del XVIII secolo. Anche la sua etimologia è incerta, ma sembra che derivi dal termine chaou o tchaou, che anticamente indicava i commercianti cinesi giunti nel Vecchio continente.
Il chow chow è un cane di taglia media: può raggiungere i 56 cm di altezza se maschio e i 51 cm negli esemplari femminili, mentre il peso oscilla per entrambi i sessi tra i 25 kg e i 38 kg. Il cranio è piuttosto ampio, le orecchie sono erette e la coda è portata ricurva sopra il dorso; il colore del pelo può essere nero, crema, cannella o bianco, mentre le lunghezze del pelo è variabile. Caratterialmente il chow chow si presenta molto fedele e riservato: non è disposto a socializzare eccessivamente con gli altri cani, ma non per questo si dimostra aggressivo. Abbaia poco, è un fedele guardiano della casa e di chi la abita e soffre molto la solitudine. Bisogna segnalare anche che si tratta di un cane piuttosto testardo, per cui va educato sin dalla più tenera età.
Le leggende cinesi sul chow chow
Come spesso accade, i fenomeni misteriosi, danno origine a leggende molto particolari: questa usanza non ha risparmiato il chow chow, che è soggetto di ben due racconti popolari che cercano di spiegare la sua lingua così strana. La prima vuole che un giorno un monaco si ammali a tal punto da non potersi procurare la legna per il fuoco: i suoi cani, dei chow chow, escono a prenderla per lui e durante la ricerca raccolgono alcuni pezzi di legno carbonizzati, resti di alberi bruciati. Trasportandoli nella grotta dove il monaco si sta riposando, ecco che la loro lingua assume il colore nerastro. Un’altra leggenda invece vede come protagonista il Buddha in persona, che mentre dipinge il cielo d’azzurro viene inseguito da un chow chow che raccoglie con la sua lingua le gocce di colore cadute dalla volta celeste.
Shar Pei, cane con la lingua blu
L’altro cane avente la lingua blu come caratteristica innata è lo shar pei, anch’esso di origine cinese. Il suo nome significa letteralmente “pelle di sabbia” e deriva probabilmente dalla sensazione tattile procurata dall’accarezzare questo animale contropelo. È un cane di taglia media che si fa riconoscere anche per l’eccesso di pelle sul proprio corpo, che gli conferisce le caratteristiche e curiose “pieghe” che ne costituiscono uno dei tratti distintivi. Queste sono particolarmente numerose nei cuccioli, ma tendono via via a diminuire parallelamente alla crescita dell’esemplare. Un altro tratto estetico piuttosto noto di questo animale sono le orecchie piccole. È un cane estremamente fidato, allegro, giocherellone, che però sa anche restare per qualche ora da solo: ama moltissimo la compagnia del suo padrone e delle persone a lui care, mentre è naturalmente diffidente verso chi non conosce.
Altri cani con la lingua blu
Come anticipato in apertura, il chow chow e lo shar pei sono le uniche due razze ad avere la caratteristica lingua blu come parte del proprio corredo genetico. Tuttavia, può capitare che alcuni esemplari di altre razze inizino a manifestare questa rara pigmentazione, sia su tutto il cavo orale che sotto forma di piccole macchie sparse qua e là: nello specifico parliamo del Border collie, del Rottweiler, del Pomeriana, del Pastore tedesco, del Jindo coreano e del Mastino tibetano.
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