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Orsi, Trento approva la legge per abbattere 8 esemplari «problematici» all'anno. La rabbia degli animalisti: «Vergogna»

Orsi, Trento approva la legge per abbattere 8 esemplari «problematici» all'anno. La rabbia degli animalisti: «Vergogna»
Da: Girovagando Pubblicato In: Marzo 05, 2024 Visualizzato: 658

Orsi, Trento approva la legge per abbattere 8 esemplari «problematici» all'anno. La rabbia degli animalisti: «Vergogna»

Soddisfazione da parte del Consiglio provinciale di Trento, sdegno sul fronte animalista. L'organo deliberativo trentino ha approvato nella tarda serata del 4 marzo, con due no, 11 astenuti e 19 sì, il ddl sull'abbattimento degli orsi ritenuti «problematici». Approvati gli emendamenti sull'istituzione del Tavolo grandi carnivori e quello che riserva al solo Corpo Forestale gli abbattimenti.

Nel dettaglio, il testo prevede, per il 2024 e il 2025, in base all'analisi demografica condotta da Ispra nel 2023, che il numero di orsi potenzialmente rimovibili è determinato nel massimo di otto all'anno, di cui non più di due femmine adulte e non più di due maschi adulti. A partire dal 2026, le quote massime andranno ridefinite.

Nel 2023 sono sette gli orsi in Trentino trovati morti per mano dei bracconieri e solo poche settimane fa il presidente della provincia di Trento, Fugatti ha dato ordine di uccidere l'orso M90. 

Tra le reazioni animaliste, quella di Oipa, che contempla l'avvio di una procedura Eu Pilot innanzi la Commissione europea e l'impugnazione innanzi al Tribunale di giustizia amministrativa di Trento di ordinanze e decreti del presidente Fugatti nel caso individui singoli esemplari da abbattere, con riserva di ricorrere alla Corte Costituzionale.

Lo spray anti orso

L'aula ha approvato anche l'ordine del giorno della seduta - con 28 sì e 2 astenuti - che impegna la Giunta a chiedere la modifica della normativa statale per consentire a chi frequenta il bosco per motivi professionali di dotarsi dello spray anti orso. Una possibilità che dovrebbe essere concessa anche a chi detiene il porto d'armi e ai membri della Protezione civile impegnate nella ricerca di persone disperse e ferite

Gli animalisti: «Una vergogna»

In una nota l'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) ha definito il provvedimento «una vergogna» e promesso battaglia: «Non permetteremo che dopo M90 altri sette orsi vengano uccisi. Ci rivolgiamo alla premier Giorgia Meloni per chiedere al governo di intervenire e impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale, affinché si pronunci sullo scempio normativo voluto da Fugatti per armare i fucili contro gli orsi. Orsi che, fino a prova contraria, sono ancora una specie particolarmente protetta dalle norme europee e da quelle italiane».

 

Il Ddl «ursicida – continua Enpa – è un provvedimento di inaudita crudeltà che autorizza a sparare nel mucchio e che rappresenta una serie e concreta minaccia alla conservazione della specie. Come Enpa ci mobiliteremo in ogni sede e con tutti gli strumenti a nostra disposizione». 

L'Oipa: «Trento maglia nera»

La legge prevede l’istituzione di un tavolo di lavoro sui grandi carnivori con il coinvolgimento dei portatori di interesse e delle associazioni animaliste. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) «chiederà di farne parte portando i temi della tutela di orsi e lupi per difenderli anche dal ventilato declassamento del loro status di protezione».

«Con l’approvazione della legge per l’abbattimento fino a otto orsi l’anno, la Provincia autonoma di Trento (Pat) vince la maglia nera in tutela della biodiversita e il primo premio in mancata prevenzione. L’Oipa fa notare come la norma preveda che gli otto esemplari non potranno essere piu di due femmine adulte e non piu di due maschi adulti, quindi la Pat prevede anche l’abbattimento di subadulti», scrive in una nota, l’Oipa che annuncia battaglia in tutte le sedi possibili, a livello europeo e nazionale, contro tale previsione.

 

«Non avendo adottato adeguate misure di prevenzione per mettere in sicurezza residenti, escursionisti e animali, il presidente della Pat, Maurizio Fugatti, la sua Giunta e ora anche il Consiglio provinciale hanno dimostrato di ragionare solo in termini di abbattimento contro ogni normativa europea, nazionale e contro l’articolo 9 della Costituzione, che tutela la biodiversita»


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