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Aggredite da due cani: grave bimba di 18 mesi, amputato braccio alla nonna

Aggredite da due cani: grave bimba di 18 mesi, amputato braccio alla nonna
Da: Girovagando Pubblicato In: Febbraio 17, 2024 Visualizzato: 487

Aggredite da due cani: grave bimba di 18 mesi, amputato braccio alla nonna

Un nuovo terrible caso di aggressione da parte di cani scuote la provincia di Roma, dopo il terribile episodio che ha visto vittima il 39enne Paolo Pasqualini, sbranato da tre rottweiler la scorsa domenica, 11 febbraio, mentre faceva jogging nel bosco di Manziana.

L'aggressione

A finire in ospedale in gravi condizioni di salute dopo l'assalto dei due animali sono state una bimba di soli 18 mesi e la nonna 70enne, che ha fatto di tutto per tentare di proteggere la piccola, facendole scudo col braccio sinistro con cui la stringeva a sé. I fatti si sono verificati all'interno di in un villino sito in via Monte Pendola 20 ad Anguillara Sabazia, comune della città metropolitana di Roma Capitale non distante anche in questo caso dal lago di Bracciano.

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I due cani, uno dei quali è un pastore tedesco, sono di proprietà dei nonni della bambina, e di certo nessuno si sarebbe mai potuto attendere una reazione del genere da parte loro. Per cause ancora da determinare in sede di indagine, gli animali sono saltati addosso alla piccola e hanno iniziato a morderla, ferendola in modo molto grave: la 70enne ha provato in tutti i modi a proteggere la nipotina, prendendola in braccio e facendole scudo col proprio corpo.

Sono all'incirca le ore 11.00 del mattino di oggi, venerdì 16 febbraio, quando viene lanciato l'allarme ai soccorritori e alle forze dell'ordine: sul posto si sono precipitati i carabinieri del comando di Bracciano, i colleghi della Polizia Locale, i vigili del fuoco, il personale veterinario della Asl di zona e gli uomini dell 118, giunti con le autoambulanze e due mezzi dell'elisoccorso.

I soccorsi

Le condizioni delle due ferite si sono rivelate fin da subito molto gravi. La bimba di 18 mesi ha riportato delle profonde lesioni alla testa, con esposizione della calotta cranica e agli arti, mentre la nonna è rimasta ferita non solo al braccio usato per proteggere la nipotina, con interessamento della fascia muscolare, ma anche al torace.

Trasportata in elicottero al Policlinico Gemelli, la piccola è stata medicata ed è ora intubata e ventilata: si trova ricoverata in sedazione profonda e in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva pediatrica. Per la nonna, finita in codice rosso al San Camillo di Roma, si è reso necessario un intervento chirurgico d'urgenza, purtroppo non sufficiente a salvare il suo braccio sinistro, che sarebbe stato amputato.

Le indagini

Sul caso stanno tuttora indagando i carabinieri della compagnia di Bracciano, che tentano di ricostruire tutti i dettagli della tragedia. I due cani sono stati prelevati dai veterinari della Asl e messi in sicurezza: si aspetta ora solamente la decisione dell'autorità giudiziaria per procedere al loro trasferimento in una struttura protetta.

I commenti

"Un evento sconvolgente, che colpisce e rattrista tutta la cittadinanza", ha dichiarato all'AdnKronos il sindaco di Anguillara Sabazia Angelo Pizzigallo. "Si tratta di cani di famiglia, abituati alla convivenza con l'uomo, bisogna capire come possa essere successo. Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia colpita da questo tragico evento, che segue di pochi giorni la terribile uccisione di un uomo da parte di tre rottweiler nel bosco di Manziana", ha concluso il primo cittadino.

L'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) invita la cittadinanza a evitare psicosi. "Un altro caso di cronaca, quello di oggi, che riporta al tema della corretta detenzione di cani di determinate razze o simil-razze", si legge nella nota. "In tutti questi casi, oltre le vittime umane, non vi è dubbio che anche gli animali sono vittime spesso di una condotta o di una negligenza non certo ascrivibile a loro", precisa l'organizzazione."Oipa invita a evitare psicosi che potrebbero indurre proprietari di cani non particolarmente affezionati al loro quattrozampe a cederli a strutture dove passerebbero reclusi tutta la vita o, ancor peggio, ad abbandonarli", prosegue il comunicato.

"Se il proprio cane aggredisce, un motivo c'è sempre e bisogna essere in grado di prevenire incidenti con una corretta gestione. A tale scopo è bene rivolgersi a educatori o a veterinari comportamentalisti per poter vivere al meglio con il proprio familiare non umano. Oipa consiglia infine di valutare attentamente, anche prima dell'adozione, le caratteristiche e necessità del cane per garantirsi una convivenza sicura e serena", conclude la nota.

 


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